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ON THE ROAD

Ultranews #03

On the road

Ultraspazio fra i partecipanti alla ricerca sulle start-up innovative torinesi promossa dal Club degli Investitori. Ecco cosa emerge dalla ricerca.

Ultraspazio ha partecipato alla ricerca sulle startup innovative torinesi promossa e realizzata dal Club degli Investitori. Questa la fotografia dell’ecosistema torinese: 27 incubatori, acceleratori e start up studios, 14 investitori, 400 business angels, almeno 5 corporate venture oltre alle realtà che finanziano trasversalmente l’innovazione come le banche e le due grandi fondazioni bancarie torinesi. Senza dimenticare realtà non comprese nella ricerca come il politecnico, le università pubbliche e private ed i coworking: tutti territori in cui l’innovazione nasce, cresce e si sente a suo agio.

Tutto bene, dunque? Da un lato sì: tra il 2021 e il 2022 le startup sono cresciute dell’11% e la tendenza generale italiana privilegia l’insediamento degli innovatori nelle grandi città. Le startup e pmi innovative torinesi hanno fatturato oltre 300 milioni di Euro nel 2021 creando 6.500 posti di lavoro.

Dall’altro lato se si allarga lo sguardo sull’Europa si scopre la debolezza del “sistema Italia” e di conseguenza di quello del nord-ovest italiano… Ecco qualche cifra di confronto.

Torino e dintorni e Monaco hanno più o meno gli stessi abitanti (2.208.370 Torino e 2.932.668 Monaco) ma la prima ha 548 startup, la seconda 2.043. Gli investimenti sulle startup torinesi toccano i 400 Milioni di Euro, quelli sulle startup di Monaco raggiungono i 2.400 milioni di Euro. Se il confronto si allarga ad altre due città (Lione e Rotterdam) si nota una sostanziale parità d’investimenti (400 milioni a Torino, 334 a Lione e 335 a Rotterdam) ma quest’ultima, a fronte di soltanto un milione e ottocentomila abitanti (la “Grande Torino” ne conta 2 milioni e duecentomila circa) schiera un esercito di startup innovative composto da 1.693 unità: tre volte il dato di Torino.

Allargando lo sguardo si vede che nel 2022 l’Europa, per il primo anno, ha registrato un rallentamento degli investimenti in startup. Non è successo, invece in Italia, anomalia europea, dove gli investimenti sono arrivati a 1.8 miliardi. Notizia super positiva? In parte sì ma la verità è che l”Italia deve recuperare un enorme gap rispetto ad altri paesi europei: la Germania finanzia, infatti, le startup con 20 miliardi di Euro e la Francia con 15.

Detto con un po’ di sarcasmo c’è da chiedersi: “Braccino corto dell’economia italiana e del nord-ovest in particolare? Poca propensione a credere nell’innovazione? Pigrizia? Arretratezza?

Abbiamo preso a prestito un’immagine del 1996 di Jean-Paul Goude (geniale comunicatore francese) per fissare con un’immagine la corsa in atto: Torino, da sola, corre ma per ora è fuori campo a sinistra, forse Torino e Milano, insieme (3.364 startup in totale finanziate con 1.351 milioni di Euro) sono l’atleta con l’abito blu, mentre gli atleti con l’abito nero e bianco sono gli unicorni.

La speranza è vedere quell’abito blu molto più vicino al traguardo già nei prossimi anni.

P.S. Una ricerca stima in 78 miliardi la cifra detenuta dalle famiglie benestanti a Torino. Sarebbe bello che la cultura dell’innovazione bussasse a quelle porte.