Ultranews #05
Il boom del Proptech per un nuovo valore degli immobili
L’uso delle tecnologie digitali per la gestione dei patrimoni immobiliari è il futuro del real estate. In Italia crescono le società di Proptech. In questo contesto si colloca anche Ultraspazio, una delle case history innovative selezionate nella sezione start-up di REbuild 2023, evento che si è svolto martedì 9 e mercoledì 10 maggio a Riva del Garda.
La parola chiave è ibridazione. Di funzioni, ma anche di tecnologie. Per creare un nuovo valore, grazie alla capacità di intercettare e rispondere a bisogni che non trovano, in altro modo, una soddisfazione efficace. Parliamo del cosiddetto Proptech, una nuova modalità di gestione degli spazi fisici che, sfruttando tutte le potenzialità messe a disposizione dalla innovazione digitale, sta facendo scuola in Italia così come a livello internazionale. Di pari passo con la tendenza, sempre più marcata, a cedere il passo agli affitti (anche a lungo termine) dei beni immobili a discapito della proprietà.
Nato nel 2014 nel Regno Unito, il termine Proptech (che deriva dalla crasi delle parole “property” e “technology”) indica soluzioni, tecnologie e strumenti per l’innovazione dei processi, dei prodotti, dei servizi e del mercato nel real estate. Il campo di azione è vastissimo: le possibilità di applicazione vanno dall’accompagnamento alla progettazione alla realizzazione e quindi alla gestione di una struttura. siamo davanti ad un complesso di tecnologie che hanno l’obiettivo di facilitare e promuovere la sinergia e l’integrazione dei servizi immobiliari e di costruzione lungo tutta la filiera, supportando professionisti e consulenze in materia di pianificazione, progettazione, site management e direzione lavori (gestione del progetto, controllo dei costi, rilievi quantitativi e altro) nonché monitoraggio ambientale e strutturale del costruito. Un fenomeno in espansione, che è trainato soprattutto dal fiorire di start-up e società ad alto contenuto di innovazione.
A parlare sono i numeri. In Italia nel 2018 le iniziative di Proptech mappate dall’Italian PropTech Network, struttura organizzata nell’ambito del Politecnico di Milano – Dipartimento ABC, erano 43. Oggi, dai dati dell’ultimo Monitor, sono oltre 270 con un più 33% dal 2021 al 2022 tra servizi professionali, nuove tecnologie applicate al Real Estate, sharing economy. Il 48% di queste realtà è nato negli ultimi cinque anni e nel 70% si tratta di Millenials, che però si affacciano al mercato non con progetti naif e poco strutturati, ma con solidi business plan e strategie di sviluppo. «La filiera del Real Estate – ha spiegato il professor Andrea Ciaramella del Politecnico di Milano nel corso dell’ultima edizione di REbuild, l’evento di network della filiera edile che si è svolto il 9 e 10 maggio a Riva del Garda – si è accorta prima di questo tumultuoso mondo della digitalizzazione dei servizi, mentre il mondo delle costruzioni appare ancora indietro. Ma è destinato anche questo ad accelerare, siamo infatti davanti ad un mondo che richiede professionalità diverse e c’è già chi si sta adattando acquistando un vantaggio competitivo sugli altri».
Lo sviluppo del Proptech riguarda tutti i settori del mercato immobiliare, ma senza dubbio uno di quelli più floridi e il mercato della gestione degli immobili uso ufficio. Ultraspazio – grazie alla sua Ultrapp – è un esempio di gestione proptech di un network di uffici. A Rebuild, fra le start-up protagoniste della manifestazione e selezionate a partecipare al termine di una call for speaker – c’eravamo anche noi.